giovedì 19 aprile 2007

CARDIFF, LA DISFATTA DEI POLITICI NEL PALLONE


Ho letto l'articolo di Xavier Jacobelli (che riporto) e rimango sempre più colpito dalla sagacia del Direttore. Grande Xavier!


Almeno uno. Ce ne fosse almeno uno fra i federali e i politici di sinistra, di centro e di destra, con la decenza di pronunciare uno straccio di autocritica dopo la batosta di Cardiff. Macchè. Se ne stanno dicendo di tutti i colori pur di fare lo scaricabarile. Colpa di Platini, che ce l’ha fatta pagare vendicando la Francia battuta a Berlino. Colpa di Napolitano, che in Galles ha spedito un videomessaggio, anzichè presentarsi personalmente come hanno fatto i presidenti di Polonia e Ucraina. Colpa della Melandri che si è fidata di Carraro, Matarrese e Abete. Colpa di Prodi che era in Corea (c’è sempre una Corea per il nostro calcio). Colpa di un titolo mondiale che doveva restituirci la reputazione, come se il trionfo di Berlino potesse mai cancellare il marcio che continua a venire a galla. La verità è che l’8-4 in Galles è stato un disastro annunciato. Perchè mai avrebbero dovuto assegnare l’Europeo 2012 al nostro calcio che da cinque anni a questa parte si sta scientemente affondando a colpi di scandali, ruberie, fideiussioni false e taroccate, tasse non pagate, processi farsa, sotto lo sguardo di una nomenklatura di stampo nord-coreano, con tutto il rispetto per Kim Jong Il? Ma i partiti di ogni schieramento che in queste ore si azzannano, dov’erano quando il Parlamento approvava la vergogna dello spalmadebiti o allargava i campionati o sanciva la vendita soggettiva dei diritti tv? Dov’erano quando ogni anno che Dio ha mandato in terra venivano concesse le proroghe per giocare in stadi che fanno schifo, che 17 anni fa (non 170 anni fa) sono stati costruiti o rammodernati con i soldi pubblici e una spesa complessiva cinque volte superiore al preventivo? Dov’erano quando dentro questi impianti insicuri dilagavano il razzismo, l’antisemitismo, la caccia al poliziotto e al carabiniere? E vogliamo parlare di chi rappresenta tuttora il calcio italiano ai vertici Uefa e Fifa? E’ un signore che faceva il presidente della Figc sino a quando è scoppiata Calciopoli 1, si è dimesso, è sotto inchiesta a Napoli, ma cosa volete che sia. Fare pulizia una volta per tutte. Cacciare i barbari dagli stadi. Rifarli moderni e sicuri, ma a spese delle società e non con i finanziamenti del credito sportivo a tasso zero. Poi, forse, potremo candidarci agli Europei. Del 2020.

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