giovedì 3 maggio 2007

ONORE AL MILAN. GRANDE PARTITA

Le simpatie e le antipatie nel calcio ci devono essere. Ma, da sportivi, si deve essere anche obiettivi e riconoscere quando una squadra è forte, anzi fortissima.
Ieri sera il Milan ha giocato la partita perfetta, sia mentalmente che fisicamente. Gli 11 in campo erano la formazione tipo (mancava solo Maldini) e hanno "demolito" il Manchester. Ha vinto la concretezza di un Gattuso (grandissimo) contro l'esteticità, spesso inconcludente, di un Cristiano Ronaldo. Ha vinto lo spirito guerriero di un Ambrosini (andrei io a prenderlo a Milano) contro un centrocampo inglese che non riusciva a verticalizzare. Mi ha incantato Seedorf soprattutto quando, all'85°, ha irriso Ronaldo portandogli via il pallone mentre si caricava per una sgroppata. La partita l'ha vinta Ancelotti e l'ha persa Fergusson (come si fa a non marcare Kaka????). Gli inglesi pensavano di trovarsi davanti la rometta ed invece hanno trovato una grande squadra, dove ognuno ha recitato, alla perfezione, il suo copione.
Domenica ci saremo noi ad affrontare il Milan (molto probabilmente non questo Milan) e, per prendere punti, dovremo fare una partita perfetta. Non è impossibile, anzi. Basta crederci e pensare che noi siamo la FIORENTINA e, quindi, giocare da FIORENTINA.
Come diceva un vecchio allenatore: loro hanno 22 gambe e noi 22 gambe, loro hanno 11 teste e noi 11 teste, il campo è rettangolare, la palla è rotonda e l'arbitro è cornuto.....e, aggiungo io, si parte sempre da 0 a 0.

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